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A due passi dal B&B, la Statua del Nilo

Le origini della Statua del Nilo risalgono al periodo alessandrino del II secolo d.C. dell’antica Neapolis, quando gli egizi, per la maggior parte schiavi e mercanti di Alessandria d’Egitto, vivevano in comunità nel cuore del centro storico e scelsero di edificare una statua al culto del Dio Nilo a memoria delle loro origini. Di quel prezioso monumento si persero le tracce, occultata nel corso dei secoli tra una dominazione e un’altra e con il passaggio in epoche successive da culti pagani a quello cristiano.

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Il ritrovamento della statua venne alla luce durante i lavori di riqualificazione del Seggio di Nilo, durante il Medioevo. La sorpresa fu enorme e alimentò la fama dell’antica scultura, ritrovata senza testa, con il corpo che emergeva dalle polveri.
Il primo lavoro di restauro si ha nel 1657-58 a opera di Bartolomeo Mori su commissione degli Eletti di Nilo, che posero il blocco di marmo su un basamento a forma di parallelepipedo. In seguito fu integrata la testa del Dio barbuto, la Cornucopia, la Sfinge ed il Coccodrillo, tutte le simbologie che attualmente vediamo, atte a onorare l’origine egizia. Altri restauri susseguirono: nel 1734 fu posta la lapide dettata da Matteo Egizio, ancora oggi leggibile, e Angelo Viva, un giovane allievo di Giuseppe Sanmartino (il famoso autore del Cristo Velato), completò il rifacimento dell’intera scultura tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. L’ultimo restauro risale al mese di Novembre 2014 con la Sfinge trafugata nel dopoguerra, tornata al suo posto, grazie al contributo del popolo napoletano. Ora il suo calvario sembra aver fine.

(via grandenapoli.it)

Compleanno con visita guidata per il principe di Sansevero

Era il 30 gennaio 1710 quando nacque il settimo principe di Sansevero, nel castello di Torremaggiore, non lontano da Foggia.

La storia lo ricorda come una delle menti più lucide, creative e geniali dell’Illuminismo italiano. Napoli, città in cui visse dai vent’anni in su, lo celebra per quell’alone di mistero e fascino alchemico e massone che avvolge tutta la sua esistenza. E, soprattutto, per quello splendido tempio barocco nel cuore del centro storico, accanto al suo palazzo di famiglia.

sansevero

cappella di sansevero, cristo velato

Cappella Sansevero è proprio di fronte al nostro B&B, venite a visitarla: l’associazione Culturale NarteA riporta in scena “Il testamento di pietra”, proprio all’interno del Museo Cappella Sansevero. In calendario quattro appuntamenti mensili, il 21 febbraio, 21 marzo, 18 aprile e 20 giugno.

Il costo del biglietto è di 15 euro, la prenotazione è obbligatoria ai numeri 339 702 0849 o 334 622 7785.

Dal Cristo velato ai segreti del centro storico

Sabato 7 e domenica 8 febbraio, Visita guidata con caffè svelato, un viaggio attraverso i secoli per conoscere i misteri e le bellezze artistiche della città di Napoli.
La visita ci porterà alla scoperta del primo tratto dell’antico Decumano Inferiore di Napoli, l’attuale via Benedetto Croce, toccando la Chiesa del Gesù Nuovo, la Chiesa di Santa Chiara, Piazza San Domenico Maggiore, fino ad arrivare a Cappella Sansevero, proprio di fronte il nostro Bed & Breakfast.

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All’interno della Cappella Sansevero sarà possibile ammirare il famoso ed enigmatico Cristo Velato e le Macchine anatomiche che hanno alimentato per secoli la “leggenda nera” del principe di Sansevero.
A conclusione della visita a tutti i partecipanti verrà offerto il caffè svelato.

L’appuntamento è per sabato 7 febbraio, alle 16.30 a Piazza del Gesù, e per domenica 8 febbraio, alle 10.30 sempre a Piazza del Gesù. Il costo della visita, durante la quale saremo accompagnati da guide turistiche abilitate dalla Regione Campania, è di 15 euro, mentre è gratis per i bambini entro i nove anni.

Per informazioni e prenotazioni è possibile utilizzare il form del sito Eventi Napoli o contattare Lia (3348034851), Flavia (3477563742) o Donatella (3475616038).

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