Category Archives: Luoghi

La quarta edizione di Planta all’Orto Botanico

L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha organizzato la IV edizione di “Planta, il giardino e non solo”, Mostra Mercato di piante spontanee e coltivate, rarità botaniche, essenze esotiche e prodotti naturali.
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La manifestazione si svolgerà negli spazi dei viali dell’Orto Botanico, a Via Foria, nei giorni 6, 7 e 8 Maggio 2016. Eventi musicali, workshop, laboratori didattici e del gusto caratterizzeranno le tre giornate.
L’ingresso è gratuito.
Qui tutte le informazioni.

Napoli dal tramonto all’alba

Dove trascorrere la serata una volta arrivati a Napoli? Eventi Napoli segnala le migliori proposte di quartiere in quartiere, partendo proprio dal Centro Storico, dove il Bed & Breakfast Nilo 32 vi attende per accogliervi in un’atmosfera rilassante e di calda ospitalità.

Piazza-Bellini

Si comincia da un rituale aperitivo a Piazza Bellini, dove si trovano il caffè letterario Intra Moenia, il caffè Arabo, Lemme Lemme e altri locali per un drink di avvio. Di fronte al Conservatorio di San Pietro a Majella, alle spalle della piazza, c’è Perditempo, loungebar e libreria che spesso ospita eventi live con dj-set o gruppi. Dall’altro lato della piazza c’è il Nea, loungebar con esposizioni artistiche e uno spazio all’aperto molto bello. Per gli appassionati jazz e whiskey c’è il Bourbon Street, ma poi, quando finalmente la sera cede alla notte, si va a ballare: Galleria 19 si trova a via San Sebastiano; il Moses Club, invece, si trova in una traversa di via Foria all’altezza dell’Orto Botanico; il Lanificio 25 è un ex opificio tessile di Porta Capuana, alla fine di via Carbonara, verso piazza Garibaldi; il Museo Madre con le sue serate, infrasettimanali o nel weekend, negli ambienti del museo di arte contemporanea di Napoli. Questo è solo un assaggio di tutte le cose che si possono fare, ma non mancheremo di consigliarvene altre se vorrete essere nostri ospiti.

Visita Guidata al Cimitero delle Fontanelle

Sabato 5 dicembre e martedì 8 dicembre, da non perdere la visita guidata al Cimitero delle Fontanelle e alla Basilica di Santa Maria alla Sanità con sorpresa gastronomica finale.

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Il Cimitero delle Fontanelle, situato in un’antica cava di tufo nel cuore del rione Sanità, è un antico ossario destinato inizialmente a seppellire le salme dei napoletani meno abbienti che non trovavano posto nelle pubbliche sepolture delle chiese. Il cimitero rimase abbandonato fino al 1872, quando Don Gaetano Barbati mise in ordine le ossa nello stato in cui ancora oggi si vedono. Gli oltre 40.000 resti di persone, dai più poveri alle vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836 furono sistemati nei lunghi corridoi e da allora il Cimitero è diventato un luogo di culto popolare, in cui si concentrarono riti, leggende e racconti di miracoli.

Il particolare rito, detto delle “anime pezzentelle“, prevedeva la scelta e la sistemazione di un cranio (capuzzella) al quale corrispondeva un’anima abbandonata (pezzentella) in cambio di protezione, grazie e favori per l’adottante. Costui doveva prenderla, pulirla, lucidarla, porla su un fazzoletto ricamato ed infine, durante visite periodiche, offrirle lumini, fiori e preghiere “A refrische ‘e ll’anime d’o priatorio”. Poi la circondava con un rosario e la adagiava su un cuscino, ornato di pizzi e ricami.

La visita guidata continuerà con la Basilica di Santa Maria alla Sanità, uno dei principali esempi del Barocco Napoletano, eretta tra il 1602 ed il 1613 sopra la Catacomba di San Gaudioso su disegno dell’architetto domenicano Fra’ Nuvolo, del quale è considerata una delle opere più ardite.

Al termine della visita ai nostri ospiti verrà offerta una gustosa sorpresa gastronomica

Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare al numero 334.11.19.819 o scrivere alla mail prenotazioni@viverenapoli.com

(via grandenapoli.it)

A due passi dal B&B, la Statua del Nilo

Le origini della Statua del Nilo risalgono al periodo alessandrino del II secolo d.C. dell’antica Neapolis, quando gli egizi, per la maggior parte schiavi e mercanti di Alessandria d’Egitto, vivevano in comunità nel cuore del centro storico e scelsero di edificare una statua al culto del Dio Nilo a memoria delle loro origini. Di quel prezioso monumento si persero le tracce, occultata nel corso dei secoli tra una dominazione e un’altra e con il passaggio in epoche successive da culti pagani a quello cristiano.

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Il ritrovamento della statua venne alla luce durante i lavori di riqualificazione del Seggio di Nilo, durante il Medioevo. La sorpresa fu enorme e alimentò la fama dell’antica scultura, ritrovata senza testa, con il corpo che emergeva dalle polveri.
Il primo lavoro di restauro si ha nel 1657-58 a opera di Bartolomeo Mori su commissione degli Eletti di Nilo, che posero il blocco di marmo su un basamento a forma di parallelepipedo. In seguito fu integrata la testa del Dio barbuto, la Cornucopia, la Sfinge ed il Coccodrillo, tutte le simbologie che attualmente vediamo, atte a onorare l’origine egizia. Altri restauri susseguirono: nel 1734 fu posta la lapide dettata da Matteo Egizio, ancora oggi leggibile, e Angelo Viva, un giovane allievo di Giuseppe Sanmartino (il famoso autore del Cristo Velato), completò il rifacimento dell’intera scultura tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. L’ultimo restauro risale al mese di Novembre 2014 con la Sfinge trafugata nel dopoguerra, tornata al suo posto, grazie al contributo del popolo napoletano. Ora il suo calvario sembra aver fine.

(via grandenapoli.it)

Tour in barca, aperitivo e bagno a Marechiaro

Anche quest’anno torna Marechiaro Experience nella splendida zona di Marechiaro sulla costa di Posillipo.
Per tutto il mese di Agosto sarà possibile trascorrere le più belle giornate di mare senza stress sull’isolotto o nelle piscine naturali di Marechiaro, alla scoperta delle bellissime insenature napoletane che rappresentano un vero e proprio scorcio di paradiso dai colori caraibici.

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Tutte le informazioni su Napoli da vivere.

“Quore Spinato”: i quartieri spagnoli e la Street Art di Cyop&Kaf

“Quore Spinato” è il nome di una particolare visita guidata nei quartieri spagnoli di Napoli, alla ricerca dei duecento dipinti di Cyop&kaf, maestri della street art napoletana.
Visite guidate da non perdere, quindi, ogni ultimo fine settimana del mese. Le prossime si svolgeranno sabato 30 e domenica 31 maggio, quando gli operatori dell’associazione Hermes accompagneranno i partecipanti tra gli stretti vicoli dei quartieri spagnoli di Napoli alla ricerca delle opere di Cyop&Kaf i più famosi writers napoletani.
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Cyop&Kaf hanno reso disponibile sul loro sito una mappa delle loro quasi duecento opere, tra disegni e graffiti da trovare ai Quartieri Spagnoli, dove ogni spazio è ottimo per “operare”, muri, portoni, cancelli, edicole. Una vera e propria caccia al tesoro che, mappa alla mano, ci farà scoprire i loro lavori e la bellezza dei vicoli di Napoli.

“Quore Spinato” è anche un libro, dove si possono leggere passi come questo: “[…] ho dipinto (e continuerò a farlo) per tre anni consecutivi per le strade dei Quartieri Spagnoli. Aggredendo da ogni confine: Corso Vittorio Emanuele, Pignasecca, Chiaia, restando imbrigliato nelle maglie fitte della scacchiera pensata a suo tempo per le truppe spagnole, il cuore inesplorato e temuto perché vestito di una corazza di cliché. L’ho fatto di giorno, cominciando da quegli edifici che – distrutti dal terremoto e mai restaurati – sono considerati da tutti terra di nessuno; e quando il primo passante, vedendomi operare (è chirurgia la pittura, l’ho già scritto), si è fatto avanti e mi ha chiesto di dipingere anche la porta del suo basso, inconsapevolmente ha messo in moto una reazione a catena che, come la biglia di un flipper mi ha catapultato da un muro all’altro, di basso in basso, garage dopo garage, per soddisfare le richieste di quanti (tanti, troppi per le mie sole forze) mi chiedevano un dipinto anche per loro.”

Sui due artisti è stato girato anche un docuFilm premiato come miglior documentario alla 14a edizione di Terre di Cinema, Festival del nuovo cinema italiano di Tremblay-en-France, e che ha avuto anche la Menzione Gianni Volpi al Bellaria Film Festival 2014 ed è stato tra i documentari finalisti del David di Donatello.

Un treno per le stelle

Sabato 23 Maggio 2015 sarà una serata speciale: il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa sarà eccezionalmente visitabile fino alle ore 23 e dalle ore 19 inizierà la serata dedicata all’osservazione della Luna per una suggestiva esperienza astronomica.
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il Museo, nato come “Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive”, fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840 in occasione dell’avvio della prima ferrovia in Italia – la linea Napoli-Portici – sorge nei magnifici locali dell’opificio, sul mare di San Giovanni a Teduccio.
Negli anni successivi al 1840 la fabbrica divenne la più grande in Europa, fino a quando, nel 1989, le Ferrovie dello Stato hanno trasformato il sito in Museo Ferroviario Nazionale, con decine di locomotive originali, carrozze d’epoca, arredi di stazioni, plastici e documenti progettuali e d’epoca.
Il 23 Maggio 2015 sarà sarà possibile visitare il museo in notturna: visita guidata del sito museale, ingresso alla mostra “Leonardo Da Vinci, il Genio del Bene”, partecipazione all’evento dedicato agli astri.
Tutte le informazioni sul sito di Napoli da vivere.

Maggio dei monumenti, il programma della prima settimana

Parte a Napoli la ventunesima edizione del Maggio dei Monumenti, manifestazione dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale napoletano. Quest’anno il “Maggio” si inaugura nell’ultima settimana di Aprile presentando un prologo in ricordo di Giacomo Leopardi, il poeta che morì a Napoli il 14 giugno 1837, dopo aver vissuto in città negli ultimi suoi anni.
Da Giovedì 23 aprile a giovedì 30 aprile il “Maggio dei Monumenti” gli rende omaggio con una settimana di eventi tutti nella memoria del “giovane favoloso”, come lo ha chiamato Mario Martone.
Conferenze, visite guidate ai luoghi leopoardiani, letture pubbliche e molto altro, senza dimenticare che è stato concluso il restauro della sua tomba, nel Parco Vergiliano a Piedigrotta.
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Su Napoli da vivere il programma dettagliato del prologo dedicato a Leopardi.

Benvenuti “A casa di Massimo Troisi”

Benvenuti “A casa di Massimo Troisi”, spazio ricavato al piano terra di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, il paese d’origine dell’attore e regista, scomparso ventuno anni fa.

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La bicicletta del “Postino”, il divano di casa, le sedie dal set “Che ora è?” che girò con Marcello Mastroianni diretto da Ettore Scola nel 1989. Intorno, le locandine dei suoi film e gli strumenti musicali che collezionava, ma che non sapeva suonare, affidandoli invece ai suoi amici, i suoi libri e la borsa sportiva che utilizzava quando andava a giocare con la Nazionale Attori. Questo e molto altro “A casa di Massimo Troisi”.
Inaugurata giovedì 19 febbraio, la casa sarà aperta ogni giorno in orari che saranno comunicati sulla pagina Facebook ufficiale.

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