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Il Centro Storico di Napoli

Non solo Cappella Sansevero, di fronte al nostro B&B. Nel Centro Storico di Napoli vi aspettano piazze antiche, più di 200 chiese, affreschi, musei fra i più importanti al mondo, gite nel sottosuolo, resti greco-romani, stazioni dell’arte della metropolitana, tipici vicoli napoletani e un’atmosfera popolare autentica.

I vicoli di Napoli del centro storico sono un reticolo di centinaia di viuzze tutte da scoprire. Immergetevi nelle stradine, confondetevi ai turisti, agli studenti e alle persone del luogo. Scoprite i vicoli e i tanti scorci che offrono, scorgete gli interni dei palazzi, entrate nelle botteghe e nei negozi tipici, parlate con gli abitanti, gustate una pizza e le innumerevoli golosità dello street food che la cucina napoletana offre. Passeggiate per le botteghe e i negozi di belle arti di Via Costantinopoli e Piazza Bellini e affacciatevi nel chiostro del Conservatorio di San Pietro a Majella da dove udirete musiche e canti degli allievi durante le ore di lezione.

Qui tutte le informazioni utili.

Joan Miró al PAN di Napoli

Dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 un’importante mostra al PAN di Napoli ci permetterà di ammirare ben 80 opere originali di Joan Miró il maestro Catalano grande esponente del surrealismo.

AL PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli di via dei Mille, potremo ammirare opere straordinarie di Joan Miró che fanno parte della collezione del Museo Serralves di Porto. Tutte opere originali tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi che provengono dalla importante collezione di lavori del grande maestro catalano e che sono di proprietà dello Stato portoghese.

Una collezione davvero importante che copre un periodo di sei decenni della carriera di Joan Miró, dal 1924 al 1981 e che si concentra in particolare sulla trasformazione dei linguaggi pittorici che l’artista catalano iniziò a sviluppare nella prima metà degli anni Venti.

Arriva il volo dell’angelo sul fiordo di Furore

Un volo stupendo tra due dei luoghi più belli della Costiera Amalfitana, un grosso cavo di acciaio tra Furore e Conca dei Marini. Un concentrato incredibile di emozioni per una straordinaria avventura all’aria aperta.

L’impianto, con stazione di partenza nella località Schiato Comune di Furore ed arrivo in località Punta Tavola, permetterá ai visitatori di scivolare dolcemente verso il mare, con la sola forza di gravità, agganciati in tutta sicurezza ad un’apposita imbracatura.

Torna il Maggio dei monumenti

In occasione del 220esimo anniversario dei moti rivoluzionari del 1799 di cui Gaetano Filangieri, il suo pensiero e la sua opera furono ispirazione e premessa fondamentale, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli dedica la 25esima edizione del Maggio dei Monumenti al tema “Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei Lumi”.
Gaetano Filangieri (1753 – 1788) fu uno dei massimi giuristi e pensatori dell’Illuminismo. Con la sua opera principale, La Scienza della Legislazione, auspicò, attraverso una riforma generale della legislazione, la realizzazione dello sviluppo socio-economico degli Stati, della pace e della ”pubblica felicità”, innovando in senso moderno la filosofia del diritto.

Il programma, che potete trovare qui, si articolerà in una serie di iniziative: reading, concerti, spettacoli teatrali e di guarattelle, conferenze, mostre, convegni e visite guidate.

Fiera di Natale di San Gregorio Armeno

Torna anche quest’anno al centro storico la Fiera di Natale di San Gregorio Armeno, a pochi passi dal B&B, fino al 6 gennaio 2018.

Sarà possibile passeggiare lungo la famosissima strada dei pastori, dove ci saranno le tradizionali bancarelle natalizie piene di pastori e di addobbi per il presepe dei grandi Maestri dell’arte presepiale che partecipano alla fiera con le loro creazioni artigianali e con tante novità.

Quest’anno ad animare le strade ci sarà ’o Pazzariello che girerà tra i vicoli di San Gregorio Armeno, intrattenendo la folla.

La Klimt experience arriva a Napoli

L’evento unico della Klimt experience, la mostra interattiva dedicata alle opere del pittore viennese, arriva a Napoli, ospitata fino al 3 Febbraio 2019 dalla Basilica dello Spirito Santo.
Una mostra da non perdere alla scoperta delle magie di Gustav Klimt!

I visitatori saranno proiettati in un viaggio multimediale fatto di videoinstallazioni ed effetti sonori diffusi che li coinvolgeranno totalmente nelle opere d’arte, ricreate grazie al supporto di 30 proiettori laser e maxischermi sui quali saranno diffuse ben 700 immagini in Full Hd.
La mostra digitale ci mostrerà tutte le opere più celebri dell’artista, come l’Albero della Vita, Giuditta e Il Bacio, e sarà inoltre presente un’area interattiva per spiegare l’evento con tavoli touch screen e occhiali Samsung Gear VR che proporranno al visitatore un’immersione totale in un’esperienza sensoriale di forte impatto visivo.

Capodanno a Napoli

Napoli si prepara a festeggiare la fine dell’anno e a brindare all’arrivo del nuovo.
Musica, divertimento e tante bollicine per la notte di San Silvestro. A partire dal concerto a piazza del Plebiscito, sino alle quattro postazioni sul Lungomare che animeranno la notte in riva al mare con ogni tipo di note da discoteca, ci accompagneranno tutti nel 2016.

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Tutte le informazioni su charmenapoli, dove è possibile anche consultare il comunicato del Comune di Napoli su Metropolitana, funicolari e trasporti in generale.
Su Napolike sono segnalati anche i migliori ristoranti per il cenone e il veglione di fine anno.

Napoli dal tramonto all’alba

Dove trascorrere la serata una volta arrivati a Napoli? Eventi Napoli segnala le migliori proposte di quartiere in quartiere, partendo proprio dal Centro Storico, dove il Bed & Breakfast Nilo 32 vi attende per accogliervi in un’atmosfera rilassante e di calda ospitalità.

Piazza-Bellini

Si comincia da un rituale aperitivo a Piazza Bellini, dove si trovano il caffè letterario Intra Moenia, il caffè Arabo, Lemme Lemme e altri locali per un drink di avvio. Di fronte al Conservatorio di San Pietro a Majella, alle spalle della piazza, c’è Perditempo, loungebar e libreria che spesso ospita eventi live con dj-set o gruppi. Dall’altro lato della piazza c’è il Nea, loungebar con esposizioni artistiche e uno spazio all’aperto molto bello. Per gli appassionati jazz e whiskey c’è il Bourbon Street, ma poi, quando finalmente la sera cede alla notte, si va a ballare: Galleria 19 si trova a via San Sebastiano; il Moses Club, invece, si trova in una traversa di via Foria all’altezza dell’Orto Botanico; il Lanificio 25 è un ex opificio tessile di Porta Capuana, alla fine di via Carbonara, verso piazza Garibaldi; il Museo Madre con le sue serate, infrasettimanali o nel weekend, negli ambienti del museo di arte contemporanea di Napoli. Questo è solo un assaggio di tutte le cose che si possono fare, ma non mancheremo di consigliarvene altre se vorrete essere nostri ospiti.

A due passi dal B&B, la Statua del Nilo

Le origini della Statua del Nilo risalgono al periodo alessandrino del II secolo d.C. dell’antica Neapolis, quando gli egizi, per la maggior parte schiavi e mercanti di Alessandria d’Egitto, vivevano in comunità nel cuore del centro storico e scelsero di edificare una statua al culto del Dio Nilo a memoria delle loro origini. Di quel prezioso monumento si persero le tracce, occultata nel corso dei secoli tra una dominazione e un’altra e con il passaggio in epoche successive da culti pagani a quello cristiano.

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Il ritrovamento della statua venne alla luce durante i lavori di riqualificazione del Seggio di Nilo, durante il Medioevo. La sorpresa fu enorme e alimentò la fama dell’antica scultura, ritrovata senza testa, con il corpo che emergeva dalle polveri.
Il primo lavoro di restauro si ha nel 1657-58 a opera di Bartolomeo Mori su commissione degli Eletti di Nilo, che posero il blocco di marmo su un basamento a forma di parallelepipedo. In seguito fu integrata la testa del Dio barbuto, la Cornucopia, la Sfinge ed il Coccodrillo, tutte le simbologie che attualmente vediamo, atte a onorare l’origine egizia. Altri restauri susseguirono: nel 1734 fu posta la lapide dettata da Matteo Egizio, ancora oggi leggibile, e Angelo Viva, un giovane allievo di Giuseppe Sanmartino (il famoso autore del Cristo Velato), completò il rifacimento dell’intera scultura tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. L’ultimo restauro risale al mese di Novembre 2014 con la Sfinge trafugata nel dopoguerra, tornata al suo posto, grazie al contributo del popolo napoletano. Ora il suo calvario sembra aver fine.

(via grandenapoli.it)

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